Louis-Claude de Saint-Martin

Louis-Claude de Saint-Martin

 

Louis-Claude de Saint-Martin nacque in una nobile famiglia di Amboise, in Turenna, in Francia, il 18 gennaio 1743. Manifestò molto presto una viva intelligenza, assetata d’idealismo e di sentimenti pii, che trovarono espressione durante la sua maturità, e fecero di lui non solo un grande mistico cristiano, ma anche uno dei personaggi più prestigiosi dell’illuminismo.

Una matrigna attenta e comprensiva favorì i nobili sentimenti e la grande sensibilità del giovane; più tardi, egli stesso dichiarò quanto fosse riconoscente per la direzione illuminata della sua matrigna e per la saggia educazione che aveva ricevuto da lei.

Seguendo i desideri dei suoi genitori, studiò diritto per poi esercitare come avvocato. Ciononostante, le sue aspirazioni interiori e l’interesse che aveva per la filosofia non gli permisero di restare a lungo in una professione che non si adattava al suo ideale. Abbandonò in fretta la giurisprudenza per abbracciare la carriera nell’esercito, dove ottenne il brevetto di ufficiale, grazie all’appoggio di un amico influente. Così, a 22 anni, entrò nel reggimento di Foix, di stanza a Bordeaux. Sembra che a quell’epoca la carriera militare lasciasse molto tempo libero, poiché scegliendola, lo scopo di Louis-Claude de Saint-Martin era quello di trovare più tempo per i suoi studi esoterici e le sue ricerche mistiche. Uno dei suoi amici del circolo degli ufficiali era membro dell’Ordine degli Eletti Cohen di Martinès de Pasqually. Louis-Claude de Saint-Martin incontrò il Maestro Supremo dell’Ordine e fu subito sedotto dai suoi obiettivi e dalle sue istruzioni.

Una grande parte della vita di Martinès de Pasqually, mistico, adepto e teurgo del 18mo secolo, è avvolta nel mistero. La Tradizione indica che era versato nella Saggezza segreta, così come essa fu incorporata negli insegnamenti esoterici d’Egitto, di Grecia e d’Oriente. Nel 1754, stabilì a Parigi una Loggia di Eletti Cohen, e, nel corso dei due decenni successivi, diffuse attivamente in Francia la luce della filosofia mistica e occulta. Poco dopo il 1760, Martinès de Pasqually si recò a Bordeaux, nel sud-ovest della Francia e vi fondò il centro d’attività del suo Ordine: i Cavalieri Massoni Eletti-Cohen dell’Universo.

Dopo aver ricevuto la preparazione voluta e dato le prove del suo merito, Louis-Claude de Saint-Martin fu iniziato nell’Ordine degli Eletti Cohen nell’anno 1765, all’età di 22 anni. Gli Eletti-Cohen praticavano dei riti e delle operazioni ‘teurgiche’ dirette da Martinès de Pasqually. Queste cerimonie molto complesse, sorprendevano il giovane Saint-Martin che chiedeva spesso: «Maestro, è necessario tutto questo per conoscere Dio?» Questa via, che era quella delle manifestazioni sensibili, non lo seduceva completamente. Tuttavia, fu attraverso di essa che entrò nella via dello spiritualismo, e che giunse infine al grado più elevato di quest’Ordine, quello di Réau-Croix.

Nel 1771, Saint-Martin lasciò l’esercito per dedicarsi interamente al ministero spirituale verso cui si sentiva chiamato. Ebbe allora l’onore di servire come segretario personale di Martinès de Pasqually. Una profonda amicizia si stabilì tra di loro. Gli insegnamenti di Pasqually ebbero un influsso profondo su Louis-Claude de Saint-Martin, e questi conservò per tutta la vita un grande rispetto per quello che chiamava «il suo primo istruttore». Anche il Maestro Supremo degli Eletti-Cohen riconosceva in questo giovane, brillante e promettente, un discepolo scelto, ben qualificato per proseguire ed ampliare il lavoro intrapreso.

Nel 1772, delle questioni personali obbligarono Martinès de Pasqually a lasciare la Francia per Port-au-Prince, ad Haiti, dove morì nel 1774. Privato del suo fondatore, l’Ordine cadde progressivamente in stato di sonno. In effetti, gli Eletti-Cohen si resero conto che Martinès de Pasqually aveva comunicato solo una piccola parte del suo sapere e della sua conoscenza ai suoi discepoli.

 

Jean-Baptiste Willermoz, ricco mercante di Lione e vecchio discepolo di Martinès de Pasqually, con alcuni membri dell’Ordine degli Eletti Cohen, aderì all’Ordine della Stretta Osservanza Templare tedesca. Quest’Ordine si riorganizzò adottando una parte degli insegnamenti teorici di Martinès de Pasqually e creando i Cavalieri Benefattori della Città Santa. Altri si unirono ai Filaleti. Louis-Claude de Saint-Martin, vedendo che questi ultimi cercavano meno la verità della Grande Opera, preferì seguire una via indipendente.

Saint-Martin viaggiò in Inghilterra, in Germania ed in Italia per studiare l’uomo e la natura, e per confrontare la testimonianza altrui con la propria.

Saint-Martin pubblicò la sua prima opera nel 1775, sotto il titolo: Degli Errori e della Verità o gli Uomini richiamati al Principio Universale della Scienza. Lo scopo di questo libro era quello di combattere l’ateismo del suo tempo. Come per tutti i suoi altri scritti, anche questo verrà pubblicato sotto lo pseudonimo di Filosofo Incognito.

Nel corso dei suoi numerosi anni di attività letteraria, Louis-Claude de Saint-Martin scrisse numerose opere, tra le quali: La Tavola Naturale dei rapporti esistenti tra Dio, l’Uomo e l’Universo; L’Uomo di Desiderio; Ecce Homo; L’Uomo Nuovo; Lo Spirito delle Cose; Il Ministero dell’Uomo-Spirito. Lasciò ai posteri anche una corrispondenza personale rivelatrice ed ispirante, come pure alcune opere postume. Pubblicò le sue traduzioni degli scritti di colui che chiamava il suo «amatissimo B.» (Jacob Boehme): L’Aurora Nascente; I Tre Principi dell’Essenza Divina; Quaranta Domande sull’Anima; La Tripla Vita dell’Uomo; Sei Punti e Nove Testi.

Le opere di Saint-Martin hanno non solo lo scopo di spiegare la natura dell’uomo, ma anche quello di collegare tutte le nostre conoscenze al Principio di cui lo spirito umano può diventare il centro. Per lui, l’uomo deve abbandonare «il vecchio uomo», prendere in mano il proprio destino e non essere più l’Uomo del Torrente. Con la sua volontà, deve diventare l’Uomo di Desiderio e far nascere dentro di sè, grazie all’aiuto della Provvidenza, un Uomo Nuovo. Quando avrà raggiunto questo stato, attraverso una rigenerazione completa del suo essere ed una seconda nascita, ridiventerà l’Uomo-Spirito che era all’origine della Creazione. Allora, compirà il Ministero che l’Invisibile gli aveva affidato all’origine del mondo. Forte dei suoi diritti primitivi, potrà lavorare alla reintegrazione della Creazione nell’Uno.

Gli scritti filosofici di Louis-Claude de Saint-Martin, sollevarono l’interesse dei suoi contemporanei. Per studiare i suoi insegnamenti, si formò un cerchio di discepoli conosciuto col nome di Società degli Intimi. Questa società lavorava alla spiritualità più pura. Saint-Martin accettava solo pochi membri, facendo uso di estrema prudenza.

 

Le ultime decadi del 18mo secolo in Francia furono molto agitate, e valsero a questo paese la più grande delle rivoluzioni sociali e politiche della storia. Per tutto questo periodo, Louis-Claude de Saint-Martin non smise di scrivere e d’insegnare. Nobile di nascita e di apparenza gradevole, frequentava le più alte sfere della società e della cultura francese, interessando numerose persone alle sue idee e agendo molto per diffondere gli insegnamenti mistici tra coloro che erano preparati e degni.

Benché facesse parte della nobiltà, non fu mai infastidito seriamente, né durante il periodo del Terrore, né in qualunque altro momento del periodo rivoluzionario. Più tardi gli fu anche chiesto d’insegnare alla Scuola Magistrale di Parigi, che aveva lo scopo di formare i professori della nuova Francia. Morì in seguito ad una crisi di apoplessia all’età di 60 anni, il 13 ottobre 1803.