Riflessioni sull’aura

Riflessioni sull'aura

Tutti coloro che si interessano di misticismo, esoterismo e occultismo hanno sentito parlare dell’aura, e probabilmente hanno letto qualche libro su questo argomento. Ai membri dell’A.M.O.R.C. questa nozione viene presentata nella fase iniziale dei loro studi rosacrociani, poiché costituisce la base di alcune esperienze, non certo essenziali, ma tuttavia interessanti sul piano mistico. Peraltro, l’aura in sé rappresenta un fenomeno misterioso, al punto che è stata oggetto di studio in vari laboratori specializzati nei cosiddetti “fenomeni paranormali”, in particolare negli Stati Uniti, dove la mentalità dei ricercatori è più a aperta a questo genere di indagini.

Pur essendo un fenomeno noto ai mistici sin dalla più remota antichità, solo in un’epoca relativamente recente la sua esistenza è stata dimostrata sperimentalmente. Dobbiamo questa scoperta al tecnico sovietico Semyon Kirlian, che nel 1939, con l’aiuto di un dispositivo elettrografico, documentò la presenza di un irradiamento attorno agli oggetti. Come racconta egli stesso, fu grandemente sorpreso nel constatare che l’elettrografia di una foglia d’albero, alla quale mancava una parte, appariva completa e rivelava un alone che corrispondeva alla sagoma della foglia nella sua interezza.

In realtà, quello che ancora oggi viene denominato “Effetto Kirlian” non può essere correttamente definito come una fotografia dell’aura, ma piuttosto come l’elettrografia delle interferenze vibratorie che si producono tra un oggetto e il suo ambiente immediatamente circostante. Se viene effettuata sugli esseri viventi, questa elettrografia risulta ancor più sorprendente, poiché mette in evidenza l’energia vitale che li pervade. Ad ogni buon conto, le immagini ottenute mediante questa procedura rendono abbastanza bene l’idea di che cosa possa essere l’aura, vale a dire la radiazione elettromagnetica emanata dagli oggetti ma soprattutto dagli esseri viventi.

Senza entrare troppo nel dettaglio delle spiegazioni sull’argomento contenute negli insegnamenti rosacrociani, posso dire che nell’essere umano l’aura corrisponde all’irradiamento elettromagnetico che circonda il suo corpo, con una intensità maggiore in corrispondenza della testa e delle spalle. Questo spiega come mai, nell’iconografia della maggior parte delle religioni, i fondatori (Mosé, Gesù, Budda, Maometto…) e i santi vengano solitamente raffigurati con un’aureola luminosa, simbolo della loro natura divina o della loro santità. Aggiungo che l’aura di ogni essere umano è caratterizzata da un colore predominante che indica il suo stato di salute generale e il suo livello di evoluzione spirituale.

Contrariamente a quanto sostengono certe persone, è impossibile percepire l’aura tramite l’apparato visivo, perché il suo irradiamento non lascia alcuna impressione oggettiva sulla nostra retina. D’altro canto, è invece possibile percepirla per mezzo della visione psichica, che è collegata al centro pineale, situato approssimativamente nel punto centrale della testa. Questa visione viene accostata, in alcuni testi, all’attività del mitico «terzo occhio». Ciò presuppone, ovviamente, che questo centro psichico sia stato risvegliato. La procedura di questo risveglio è spiegata in uno dei gradi dell’insegnamento dell’A.M.O.R.C., e per questo motivo alcuni Rosacrociani sono effettivamente in grado di percepire l'aura umana. Resta inteso, in ogni caso, che si tratta di un'arte, e non di una scienza.

Serge Toussaint 
Gran Maestro della Giurisdizione di Lingua Francese