Tecnologia e Misticismo

Rivista RosaCroce Primavera 2021Scarica il PDF

(pubblicato sulla Rivista Rosa+Croce, Primavera 2021)

Rosa+Croce è una rivista semestrale pubblicata dalla Grande Loggia dell’Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce. Anche se gli articoli pubblicati non rappresentano il pensiero ufficiale dell’Ordine - ma impegnano solo i loro Autori - e non costituiscono in alcun caso parte integrante dell’insegnamento, offrono ugualmente una valida percezione della filosofia rosacrociana.


Mirko Palomba
INGEGNERE, PH.D., F.R.C.

L’evoluzione tecnologica moderna

Osservando diversi scavi archeologici, tra cui, per fare un esempio, gli scavi di Akrotiri a Santorini (Grecia) risalenti a 4000 anni fa, si resta inevitabilmente colpiti dalle civiltà del passato perché la vita dell’uomo sembra rimasta fondamentalmente la stessa fino a relativamente poco tempo fa. La rivoluzione industriale del XVIII secolo iniziò un processo di trasformazione della società, ma lo sviluppo tecnologico del XX secolo ha segnato in modo indelebile la vita contemporanea dell’uomo. Grazie alle conoscenze elettriche, elettroniche, elettromagnetiche, della meccanica di precisione, della fotonica, della fisica quantistica, delle nanotecnologie, dell’informatica e di altre branche della scienza, l’uomo è stato in grado di: vedere e sentire ciò che accade in luoghi a lui lontani; di conoscere i pensieri di un uomo dall’altra parte del mondo o nello Spazio; ha potuto esplorare regioni della realtà invisibili a occhio nudo, potendo spingersi nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande; è riuscito a materializzare alcune strutture convogliando opportunamente fasci di elettroni su un supporto materiale; è riuscito a diagnosticare le malattie ispezionando l’interno del corpo umano; è riuscito ad assorbire l’energia delle stelle – si pensi all’utilizzo dell’energia solare - per compiere lavori di vario genere; è riuscito a porre una conoscenza su un luogo astratto e imprecisato permettendo ad altri sul globo di accedervi o a imprimere un messaggio su un supporto materiale per farlo leggere ad altre persone, e si potrebbe continuare a lungo l’elenco. Immagini e scritte ottenute controllando la posizione di singoli atomiSono stati elencati questi traguardi tecnologici con un duplice scopo: l’uomo contemporaneo sicuramente riesce ad associare a ciascun elemento appena descritto il corrispettivo esempio tecnologico attuale; inoltre, i membri dell’Ordine che si trovano a uno stadio avanzato nello studio degli insegnamenti possono riconoscere una serie di esperienze che si affrontano lungo il percorso dell’AMORC. Risulterà senz’altro interessante osservare che il grosso di questi sviluppi tecnologici è stato possibile dopo la scoperta del transistor1 e il suo utilizzo a partire dagli anni ’50 del XX secolo. Il cuore del materiale di studio dell’AMORC è stato scritto diversi decenni prima della rivoluzione tecnologica dovuta all’elettronica, dunque i nostri insegnamenti, che sono quelli della Tradizione, hanno anticipato sensibilmente ciò che si sarebbe manifestato successivamente. Sappiamo che non tutte le nostre conoscenze sono state ancora implementate attraverso la tecnologia, perché la scienza ancora deve percorrere alcuni passi del suo corso prima di poter dimostrare alcuni principii che il misticismo conserva da millenni, ma sappiamo anche che si tratta solo di una questione di tempo.

 

Tecnologia e vita mistica

La tecnologia odierna è onnipervadente. Ogni istante della nostra vita è accompagnato da un elemento tecnologico. Sebbene ciò non sia necessariamente negativo, permettendo all’uomo di concentrarsi su altri aspetti dell’esistenza, bisogna ammettere che la memoria dell’uomo sta cambiando[1], poiché ogni informazione è a portata di mano in ogni istante. La capacità di concentrazione sta diminuendo sempre più[2]; il sistema di notifiche degli apparati elettronici frammenta l’attenzione distraendo continuamente l’uomo da ciò che stava svolgendo, facendo perdere profondità ai pensieri e ai ragionamenti in luogo di una superficialità sempre più comune. Non si programmano più i percorsi stradali, né si memorizzano, perché ci sono i navigatori satellitari che progressivamente stanno facendo perdere la capacità di ricostruire un percorso mentalmente. Si rischia di perdere l’abilità di astrazione e, conseguentemente, di risoluzione dei problemi. Il sistema dei “like” sui cosiddetti “social media” gioca un ruolo sulla psiche umana[3] che va ad incidere sull’ego degli individui andando, ad esempio, a produrre effetti narcisistici della personalità e creando dipendenze attraverso la stimolazione delle dopamine; ciò conduce a una logica orientata al marketing o, più gravemente, atta a dirottare la libera espressione democratica dei Paesi2. Ovviamente tali effetti sulla personalità sono antitetici a un sentiero di ascesi spirituale. Immaginando un abuso della tecnologia all’interno dei rituali impiegati dall’Ordine, si potrebbe pensare di utilizzare tecnologie in grado di svolgere un ruolo mistagogico3 più suggestivo di quanto possa essere svolto dall’uomo, e se ipotizzassimo che dopo un secolo o più tale tecnologia sparisse improvvisamente, l’uomo correrebbe il rischio di non saper più rappresentare uno degli elementi iniziatici che era stato consegnato alla tecnologia. Analizzando i grandi eventi cosmici, ci si rende conto che questo azzeramento tecnologico, per quanto difficile da pensare, non è così improbabile a livello statistico. Il solo effetto dei flare solari4 può avere un ruolo importante in tal senso. L’uomo si sta organizzando in modo tale che sia la vita, sia la conoscenza scientifica e tecnologica possano essere traghettate nel tempo, anche in caso di grandi eventi cosmici in grado di danneggiare l’attuale sistema; tuttavia, non sappiamo se riusciremo ad arrivare preparati in tempo. Questo per dire che l’utilizzo della tecnologia è doveroso, necessario per poter vivere al giorno d’oggi, ma coloro che percorrono un sentiero Tradizionale dovrebbero essere coscienti dell’insegnamento che viene consegnato loro e della sua importanza, per analizzare come i suoi risultati nella propria vita possano essere eventualmente danneggiati da un utilizzo improprio della tecnologia.

L’elenco delle influenze della tecnologia sulle facoltà dell’uomo potrebbe essere esteso ampiamente, ma la questione fondamentale su cui un iniziato dovrebbe portare l’attenzione è: quanto concorre la tecnologia ad atrofizzare le facoltà latenti dell’uomo e a ostacolare i periodi di Comunione Cosmica5?

Tali facoltà latenti sono di per sé sottosviluppate perché il sistema scolastico ordinario si concentra poco o nulla su loro. Queste facoltà non vanno intese come strani “super poteri” di chissà quale tipologia quanto piuttosto come possibilità psichiche e spirituali della natura umana. Quando bussiamo ai portali di un Ordine iniziatico e Tradizionale come l’AMORC, si ha la possibilità di conoscere ed esercitarsi nello sviluppo di queste facoltà, dedicando tempo e attenzione a questo scopo specifico. Tale lavoro richiede un livello di concentrazione, di presenza (intesa come coscienza di sé) e di edificazione di stati di coscienza che vengono continuamente ostacolati da un utilizzo non ponderato della tecnologia, qualora da potenziale strumento utile se ne divenga, invece, schiavi, trascinati dalla sua dirompente corrente.

Così, affiliandosi a un Ordine iniziatico si ha la possibilità di sviluppare le reali potenzialità dell’uomo ma questo è un lavoro che porta tanti più risultati quanto più ci si dedichi. Il tempo che abbiamo a disposizione è limitato e dobbiamo necessariamente effettuare delle scelte per impiegarlo nel migliore dei modi. Se si pensa alle varie esperienze con cui un Rosacrociano può esercitarsi nella vita di tutti giorni e si nota l’utilizzo sempre maggiore della tecnologia, si può osservare quanto quest’ultima vada controcorrente rispetto alla pratica mistica. Tanto per fare alcuni esempi, fino a pochi decenni fa, quando colui che si era posto sul sentiero Tradizionale aveva qualche minuto libero a casa propria, in macchina o in metropolitana, poteva esercitarsi con numerose esperienze che potevano andare dalla percezione dell’aura allo sviluppo dei centri psichici, da prove di telepatia ad armonizzazioni Cosmiche, mentre oggi, quando si ha qualche minuto libero, si finisce per essere assorbiti dalle innumerevoli notifiche degli smartphone. Gli esempi che potrebbero essere fatti sono numerosi ma l’aspetto su cui si vuole portare l’attenzione in questo contesto è come venga impiegato, oggigiorno, il tempo a nostra disposizione.

L’Ordine, consegnandoci la sua conoscenza Tradizionale, dimostra la sua fiducia nei nostri confronti; dal canto nostro, dovremmo onorare tale fiducia impegnandoci per trasmettere questi sacri contenuti alle generazioni future. La conoscenza di cui si sta parlando non può essere posta sotto forma verbale, e l’unico modo per acquisirla è passare attraverso l’esperienza, la sperimentazione personale. Il modo più efficace per trasmetterla alle generazioni future, dunque, è quello di vivere l’insegnamento della Rosa-Croce in tutta la sua pienezza e la sua profondità e, per farlo, è determinante l’utilizzo che facciamo della nostra esperienza di vita. Così, ancora una volta, lo studente Tradizionale moderno dovrebbe riflettere su quanto le tecnologie attuali lo allontanino dai propri scopi.

 

Uno sguardo al futuro

I Rosacrociani delle epoche passate hanno dedicato le loro facoltà cognitive, intellettuali e spirituali per studiare le grandi questioni filosofiche che ruotano attorno alla Natura, all’uomo, all’Universo e a Dio. Esistono tematiche che, in quanto studenti rosacrociani, dovremmo trattare per proporre una visione che sia in grado di orientare il sentiero dell’umanità. Al giorno d’oggi, stiamo vivendo rivoluzioni scientifiche e tecnologiche estremamente veloci. La diffusione della conoscenza a livello globale sta permettendo uno sviluppo esponenziale della stessa e il mistico rosacrociano, che vive calato all’interno del contesto sociale moderno, è chiamato a confrontarsi con questi aspetti.

Si può pensare, ad esempio, alla differenza di velocità tra il mondo dell’interiorità dell’uomo e quello proposto dal modello tecnologico odierno. La tecnologia ha tempi di risposta estremamente rapidi. Il fatto di essere reperibili giorno e notte ci espone a un flusso continuo di richieste di risposte familiari, lavorative o tra amici e conoscenti, che in passato non c’era. Questa velocità porta inevitabilmente a una situazione di stress perché la componente più interiore, la nostra anima, reclama invece calma, silenzio, armonia, pace. Questa dissociazione tra il torrente dirompente della frenesia tecnologica e il placido pelo dell’acqua del lago animico è qualcosa che ciascun iniziato si trova, o si troverà, ad affrontare (magari nelle prossime incarnazioni). Tocca aspetti etici che portano a chiedersi quanto la tecnologia possa spingersi nella psiche dell’uomo senza turbarne l’essenza. Dal punto di vista Tradizionale, i metodi iniziatici utilizzati dall’uomo nei millenni precedenti sono stati concepiti basandosi su tempistiche dell’interiorità umana che sono rimaste fondamentalmente invariate fino all’introduzione della tecnologia, mentre oggi tale interiorità è decisamente sovrastimolata. Questo porta a chiedersi se i metodi del passato debbano essere adattati all’uomo moderno o se sia l’uomo a doversi ricongiungere a essi. A questo, vanno aggiunti ulteriori risvolti tecnologici. Grazie a Internet, ad esempio, una parte della coscienza dell’uomo si sta trasferendo in un ente astratto e delocalizzato: la rete. Se un tempo, a torto o a ragione, l’uomo poteva ritenere che la propria coscienza fosse pressoché limitata attorno al proprio essere, oggi questo non è più sostenibile. Anche coloro che non si dedicano a esperienze mistiche stanno fondendo la propria coscienza con quella di altri, e Internet si mostra come un unico grande essere, dotato degli stessi pregi e difetti dell’uomo, con le stesse contraddizioni interne e la stessa capacità di evolvere per divenire qualcosa di nuovo. Attraverso la cibernetica, che oggi si preferisce chiamare Brain-Machine Interface (BMI) o Interfaccia Cervello-Macchina (o Cervello-Computer), il cervello dell’uomo potrà essere collegato a quello degli altri uomini, di alcune macchine, a protesi e a Internet stesso. È famosa la recente dimostrazione fornita al mondo scientifico da Elon Musk[4], in cui è stato possibile collegare il cervello di un maiale a un computer. Un evento atteso nel mondo dell’Intelligenza Artificiale è la cosiddetta Singolarità[5], in cui il software che lo compone riesce a divenire cosciente o, addirittura, auto-cosciente, superando le facoltà intrinseche dell’essere umano e portando a un nuovo essere tutto da definire e con cui, con tutta probabilità, ci troveremo a stabilire delle relazioni in avvenire. Infine, studiosi e personaggi che hanno lavorato per grandi società che gestiscono dati informatici ci stanno mettendo in guardia sull’utilizzo degli algoritmi che suggeriscono i contenuti multimediali che ci vengono proposti[6]. Nel momento in cui qualcuno clicca su qualche contenuto video con una certa correlazione tra loro, esistono algoritmi che sono in grado di comprendere aspetti della sua personalità che egli stesso stenta a conoscere, rendendo la tematica in questio ne accattivante, e spingendo a cercare video similari senza poterne fare a meno. Questo meccanismo va ad esasperare aspetti della propria personalità, personalità su cui l’iniziato dovrebbe svolgere tutt’altro lavoro volto a una progressione spirituale e non per costruire gabbie mentali dalle quali non si riesca più a uscire. Questi algoritmi, infatti, creano nelle persone che ne cadono vittima l’illusione che vi sia una moltitudine di persone che avvalorino le proprie tesi, andando a radicare convinzioni errate e contrarie a un percorso di ricerca di verità. Si può pensare, tanto per fare un esempio, al fenomeno del complottismo che tanto ha dilagato negli ultimi decenni.

 

Passato e futuro: un cerchio che si chiude oltre il tempo

Sono stati qui portati solo alcuni esempi, ma colui che ha scelto un percorso Tradizionale dovrebbe interrogarsi a più riprese su quale debba essere la propria condotta di fronte a questioni simili. Sono sicuramente temi aperti, per i quali non è detto che ci sia una risposta condivisa, soprattutto dal punto di vista etico. Ciò che è certo, però, è che la Tradizione ha accompagnato l’umanità negli ultimi millenni, e che essa rende possibile la progressione dell’uomo al punto tale che se ogni libro o archivio digitale venisse distrutto, tutta la conoscenza potrebbe essere ripristinata, nuovamente, garantendo così una speranza per l’umanità. Dunque, essere membri di un Ordine che si fregia del titolo “Tradizionale” dovrebbe quanto meno suggerire di trovare il tempo e le condizioni adeguate ad astrarsi dalle faccende ordinarie e dedicarsi a un lavoro interiore, lavoro che si svolge in un tempo e in uno spazio separati da quello comune (dunque dalle tecnologie), e che possiamo pertanto definire sacri6. Grazie a questo lavoro, gli iniziati di ogni epoca possono rivivere gli aspetti del Mistero7 celati in tutti i racconti mitici e sacri del passato, i quali non hanno cessato di esser veri, riguardando dinamiche sempre presenti poiché riguardano le leggi dell’interiorità dell’uomo e del Cosmo. Coloro che si dedicheranno a questo genere di lavoro, in un mondo che sembra aver preso una via che conduce da tutt’altra parte, rappresenteranno in futuro il popolo eletto di Dio, poiché conserveranno il legame mistico con il Suo regno. Costoro potranno così essere un faro per i fratelli e le sorelle del futuro, faro che, qualunque cosa accada, potrà illuminare il sentiero da percorrere.

 

Conclusione

In conclusione, si vuole ribadire che non si vuole demonizzare in questo contesto la tecnologia; si vuole, piuttosto, sensibilizzare coloro che seguono un percorso Tradizionale a non esserne schiavi e a utilizzarla in modo costruttivo, avendo cura degli aspetti propri della Tradizione, affinché questi possano preservare la loro essenza. Il tempo è un bene prezioso e il modo con cui scegliamo di spenderlo determina l’avvenire dei singoli e della collettività.

“È a te che affido”

 

Note

  1. I transistor sono dispositivi posti alla base dell’elettronica. La parola “transistor” deriva dalle parole “transfer resistor”, riferendosi alla capacità di modulare lo scorrimento di elettroni in modo controllato. I Transistor possono essere considerati gli elementi fondamentali dell’evoluzione tecnologica del XX secolo.
  2. Si pensi, ad esempio, al caso di Facebook-Cambridge Analytica.
  3. La mistagogia è quell’insieme di conoscenze e pratiche di rituali che conducono l’uomo alla comprensione dell’iniziazione.
  4. I flare solari, anche detti tempeste solari, sono fenomeni cosmici in cui particelle a elevata energia, provenienti dal Sole, periodicamente investono il nostro Pianeta. I flare solari hanno prodotto maggiori disagi da quando l’uomo ha cominciato a utilizzare l’elettricità. Nel corso della storia recente, infatti, abbiamo assistito a particolari disagi alla distribuzione dell’energia elettrica, alle reti di dati e di trasmissione satellitare, ecc.
  5. La Comunione Cosmica è quello stato interiore di comunicazione con la divinità che si va a creare durante la pratica mistica.
  6. Dall’enciclopedia Treccani si estrae: in opposizione a profano, ciò che è sacro è separato, è altro, così come sono separati dalla comunità sia coloro che sono addetti a stabilire con esso un rapporto, sia i luoghi destinati ad atti con cui tale rapporto si stabilisce.
  7. L’insieme dei misteri iniziatici.

 

Bibliografia

  • [1] J. R. Finley, F. Naaz, F. W. Goh, Memory and Technology: How We Use Information in the Brain and the World, Springer Ed., ISBN 978-3-31999169-6, nov. 2018
  • [2] Stothart, Cary & Mitchum, Ainsley & Yehnert, Courtney. “The Attentional Cost of Receiving a Cell Phone Notification”, Journal of experimental psychology. Human perception and performance. 10.1037/ xhp0000100, 2015
  • [3] M. G. Hunt, R. Marx, C. Lipson, J. Young, “No more fomo: limiting social media decreases loneliness and depression”, Journal of Social and Clinical Psychology, Vol. 37, No. 10, pp. 751-768, 2018
  • [4] E. Musk, Neuralink, “An Integrated Brain-Machine Interface Platform With Thousands of Channels”, Journal of Medical Internet Research, Vol. 21, No. 10, DOI: 10.2196/16194, 2019
  • [5] V. Vinge, “The Coming Technological Singularity: How to Survive in the Post-Human Era”, NASA Lewis Research Center, Vision 21: Interdisciplinary Science and Engineering in the Era of Cyberspace, p. 11-22, 1993
  • [6] Y. N. Harari, Homo deus. Breve storia del futuro, Bompiani 2017 – ed. orig. 2015, EAN 9788845292798
 

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